Numero Registrazione | 154 |
Classificazione | PRE-HINCKLEY – COVENTRY PLANT |
Data Iscrizione | 07/10/2015 |
Modello | MODEL H ( + Sidecar Gloria) |
Tipo | – |
Nr. Telaio | 269000 |
Nr. Motore | 61570 |
Anno produzione | 1917 |
Anno immatricolazione | – |
Targa | 25 224 |
Cilindrata | 550 cc |
Numero cilindri | 1 |
Potenza massima | 4 CV |
Colore originale | – |
Link pagina web esterna | – |
E-mail proprietario | alessio.ridi@hotmail.it |
NOTE:
La Model H, annunciata nell’ottobre del 1914, entra in produzione nel mese di febbraio del 1915. Derivata dalla “Type A”, la Model H si distingue soprattutto per il nuovo blocco cambio/frizione con avviamento a pedale che si dimostrerà talmente affidabile e funzionale da rendere questa motocicletta un best seller! Il nuovo cambio a tre marce prodotto da Sturmey-Archer a contralbero unito alla frizione multidisco e all’avviamento con il kick starter rende la Model H una delle prime motociclette moderne. Ricordiamo che il monocilindrico è lo stesso montato nella gamma precedente ossia l’affidabile 4hp di 550cc a valvole laterali. La trasmissione primaria è a catena mentre la finale è sempre a cinghia.
Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale tutta la produzione Triumph è destinata agli alleati inglesi. Bettmann, il fondatore, entra così in contatto con il colonnello Claude Holbrook, responsabile dell’acquisto delle motociclette per l’esercito inglese, che qualche anno più tardi verrà assunto in Triumph.
La Model H sarà la motocicletta più apprezzata dai ministeri della guerra proprio grazie alle caratteristiche sopra menzionate: dal febbraio del 1915 al termine della prima guerra mondiale ne verranno consegnate circa 30.000 alle forze alleate (20.000 solo per l’esercito inglese). Grazie alle sue doti di affidabilità e forse per esorcizzare le terribili condizioni che doveva affrontare venne soprannominata “trusty Triumph” (fedele Triumph).
La splendida Model H di questa pagina è abbinata ad un elegante carrozzino Gloria (marchio di proprietà della Triumph). Si tratta dell’evoluzione del sidecar che dal vimini passa al legno, in molti casi rivestito in lamierino di ferro per far scivolare via acqua e fango. Gli interni continuano ad essere ampi e lussuosi per alloggiare un passeggero “importante”, a differenza del piccolo sellino riservato allo “chauffeur”.
Dal numero di telaio si può asserire che questo esemplare è stato acquistato dall’Esercito Italiano per concludere il primo conflitto mondiale sulle Alpi. Il suo utilizzo era destinato a portare gli alti ufficiali dal Quartier Generale al Fronte, questo spiega il comodo sidecar, oppure, nel peggiore dei casi, riservato ai primi soccorsi ai soldati colpiti nelle trincee.