Numero Registrazione | 147 |
Classificazione | PRE-HINCKLEY – COVENTRY PLANT |
Data Iscrizione | 15/10/2015 |
Modello | MODEL CSD 550 |
Tipo | MODEL CSD 550 |
Nr. Telaio | 800900 |
Nr. Motore | 600166 |
Anno produzione | 1929 |
Anno immatricolazione | – |
Targa | – |
Cilindrata | 549 cc |
Numero cilindri | 1 |
Potenza massima | 5,5 CV |
Colore originale | – |
Link pagina web esterna | – |
E-mail proprietario | avvmaxtorelli@infinito.it |
NOTE:
Nel 1929 la gamma Triumph si amplia con l’introduzione di tre nuovi modelli monocilindrici: Model CO (350cc ohv), Model CN (500cc a valvole laterali) e la Model CSD (550cc valvole laterali) pubblicata in questa pagina. Le Model CO e Model CSD erano esteticamente identiche: la CSD si differenzia dalla CO per la possibilità montare il carrozzino. Questi modelli rimarranno in produzione per pochi anni: con l’avvento del tecnico Val Page nel 1932 verrà rivista tutta la gamma della casa di Coventry. In particolare la CSD 550 è stata costruita in circa 4.300 esemplari.
Questa CSD 550, costruita nel 1929, è stata acquistata dal nonno di Massimo, l’attuale proprietario, il 29 gennaio 1953. Immatricolata come “motocarrozzetta”, e utilizzata con un pianale sul lato sinistro come mezzo da lavoro, questo robusta moto ha svolto fedelmente il suo compito fino al 4 novembre 1966 quando rimase sott’acqua in occasione dello straripamento dell’Arno.
Successivamente rimase inutilizzata in una corte per qualche anno, ormai priva del carrozzino. Negli anni ’70 il padre dell’attuale proprietario, per motivi di spazio, la smontò completamente ed i pezzi furono messi in varie scatole e posti in uno scaffale.
Circa tre anni fa (2012) Massimo, che di questa moto conosceva solo la marca (Triumph) ma ne ignorava l’anno di costruzione ed il modello, ha portato tutti i pezzi da un restauratore. Importante il contributo dello specialista neozelandese Peter Cornelius che, in base alle foto inviate e dai numeri di telaio e motore, è risalito al modello, CSD 550, e all’anno di costruzione (giugno 1929).
Durante la fase di restauro sono stati ricostruiti da zero i seguenti pezzi: cavalletto (ricostruito in modo da dare massima stabilità alla moto rinunciando in parte alla sua forma originale), porta batteria, parafanghi e mozzo della ruota posteriore. Il silenziatore ha forma analoga a quello d’origine ma risulta più corto (l’originale arrivava fin quasi al termine della ruota posteriore).
La motocicletta è perfettamente funzionante e viene utilizzata nelle rievocazioni storiche.